IWOSN 2012

Si è appena concluso a Patrasso l’Intersocial Workshop on Online Social Networks: Challenges and Perspectives (IWOSN 2012), organizzato nell’ambito del progetto Intersocial.
Fabio ha presentato la proposta di “Social Aggregator for SMEs” e Nicole è stata Session Chair di “Strategies and case studies for SMEs”.
Grazie ai nostri colleghi di Patrasso e Ioannina per il lavoro organizzativo. Il workshop è stato un successo sia come partecipazione che interesse suscitato. Un in bocca al lupo per il weekend critico che li aspetta. Si meritano il meglio

Pinterest

Si dice che Pinterest sia il sito web 2.0 dell’anno.
Si tratta di un object-centered social network che permette di attaccare, su una lavagna di sughero virtuale, foto e documenti incontrati sul web. Lo scopo è ritrovare e condividere. C’è chi lo usa per “pinnare” piatti alla Masterchef o potenziali idee regalo.
Ricorda un po’ Delicious ma è più ricco graficamente, i pin sono organizzati per temi e si possono scambiare commenti.
Si deve essere accettati o invitati per farne parte (purtroppo Google ha diffuso questa seccante pratica).

Studio sulla diffusione delle informazioni in Facebook

Ho letto i risultati di uno studio scientifico condotto su un campione sperimentale di 283 milioni di utenti di Facebook. La pubblicazione e la condivisione dei link di questi utenti è stata monitorata per un paio di mesi. I ricercatori hanno così potuto osservare come la diffusione delle informazioni in Facebook cambia al variare della forza dei legami tra gli utenti.
La conclusione è che gli utenti di Facebook consumano informazioni che provengono prevalentemente da conoscenti (weak ties) piuttosto che da amici stretti (strong ties) e questo favorisce lo scambio di punti di vista diversi.
Qui sotto riporto alcuni passaggi tratti da una nota riassuntiva degli autori dello studio.

We found that people are more likely to share the information they were exposed to by their strong ties than by their weak ties on Facebook.

weak ties have the greatest potential to expose their friends to information that they would not have otherwise discovered.

because of their abundance, weak ties are primarily responsible for the majority of information spread on Facebook.

the bulk of information we consume and share comes from people with different perspectives.

online social networks can serve as an important medium for sharing new perspectives, products and world events.

Intersocial

Nei prossimi due anni saremo impegnati con InterSocial, un progetto che ha come obiettivo l’introduzione e la diffusione del social software per migliorare la competitività delle PMI locali. Il partner italiano è l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. I partner greci sono l’Università di Ioannina e l’Università di Patrasso.
@intersocial_prj per le news.

Social search

Un post interessante che racconta come Google permette di personalizzare i risultati di una ricerca connettendosi agli account di social network, in particolare Twitter e LinkedIn. Manca Facebook che invece è visto da Bing. Quest’altro post descrive come funziona la connessione di Bing a Facebook.
Buona ricerca.

Chi di spam ferisce di ban perisce

Il blog di Luca Nicotra ha segnalato che Twitter ha sospeso l’account di un candidato alla presidenza di una Regione (non mi importa chi e quale) perché colpevole di Follow spam.

Follow spam is the act of following mass numbers of people, not because you’re actually interested in their tweets, but simply to gain attention, get views of your profile (and possibly clicks on URLs therein), or (ideally) to get followed back

Premesso che non mi piacciono le discussioni da bar sulla politica, riporto la notizia perché è un esempio rilevante di come si possa sbagliare il rapporto con i social network.
La lezione è: facebook e twitter non equivalgono a inserzioni o spot gratuiti. Il rapporto con i social network non si improvvisa.

Social Proprioception

La critica che più comunemente viene mossa ai social netowrk o generalmente ai community-based websites riguarda la curiosità che sviluppa negli utenti verso la vita altrui e la contemporanea tendenza a non preservare la propria privacy. Proprio oggi durante una discussione è stato detto “grazie a Facebook ho scoperto che un’amica…” e controbattuto che quest’informazione fosse superflua. Ma come è scritto in un articolo in difesa di questo fenomeno diffuso (relativamente a Twitter ma estendibile ad altri casi):

“When I see that my friend Misha is “waiting at Genius Bar to send my MacBook to the shop,” that’s not much information. But when I get such granular updates every day for a month, I know a lot more about her. And when my four closest friends and worldmates send me dozens of updates a week for five months, I begin to develop an almost telepathic awareness of the people most important to me.
(more…)

Supporting the Social Side of Large-Scale Software Development

E’ un workshop che si è tenuto di recente, ospitato da CSCW 2006.
Ahimè, abbiamo fatto male a non andarci. C’era gente conosciuta (Dana, Peggy, Jim) ed era molto interattivo, a giudicare dal programma e dalle foto.
L’unica consolazione è che possiamo leggere gli short paper dai proceedings. Ce ne sono diversi che ho trovato molto interessanti. Lo so che siete molto impegnati ma almeno leggetevi l’indice. Spero vi venga la voglia di leggere qualcosa (Domenico e Mario, innanzitutto).