Habemus Papam

Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam Ugres!

Ossia, vi annuncio con grande gioia che abbiamo il nuovo server Ugres, finalmente! Potete vedere i due server a confronto in foto: a sx il vecchio Ugres, tanto glorioso quanto rumoroso, e a dx il nuovo, nero e silenzioso.

Si tratta di un Fujitsu-Siemens Primergy TX150, con processore Intel Dual Core XEON e 4Gb di RAM (sappiate che attualmente Ugres.old gira con 4Mb liberi soltanto :), che fa della silenziosità il suo vanto.
Fortunatamente, la rumorosità effettiva ricalca quella pubblicizzata dalla Fujitsu-Siemens. Il nuovo server è davvero molto silenzioso (fa più rumore la stampante). Anche se, c’è da dire, che appena acceso, in fase di inzializzazione, le ventole hanno preso a girare forsennatamente e io e il prof ci siamo guardati, leggendo negli occhi l’uno dell’altro la stessa espressione (cioè, “Oh, cacchio!”), poi mitigata dalla consapevolezza che tanto è il pinga che ci sta seduto vicino al server!-)
Ad ogni modo, passati quei dieci secondi, il server è ritornato silenziosissimo.

I servizi saranno progressivamente migrati dal vecchio al nuovo server nel corso delle prossime settimane, grazie al lavoro del laureando Vincenzo Tondino. Potremo dire addio alle lunghe attese di caricamento del Blog, finalmente! Anche se un po’ mi fa rabbia: ho passato tre anni con quel ronzio fastidioso nell’orecchio e quella lentezza esasperante, poi arriva l’infimo figuro e cacchio-cacchio, tomo-tomo, si ritrova il nuovo mega-server ultra-veloce e silenzioso… :@

Aggiornamento Blog

Il blog e il plugin anti-spam sono stati aggiornati all’ultima versione. I lettori sono gentilmente pregati di segnalare eventuali malfunzionamenti riscontrati dopo l’update.

Segnalo già che l’aggiornamento ha comportato la perdita della tag cloud precedente, poichè il plugin è attualmente incompatibile con l’ultima versione di WordPress. Tuttavia, alla prima occhiata, WP sembra supportare i tag nativamente adesso.

Ho provveduto anche ad approvare 4 commenti che erano andati persi tra gli oltre 450 di spam ricevuti. Ci scusiamo con i commentatori, dato che spesso siete accusati di pigrizia nel commentare 😉

Cambio di residenza

Cari (scarsi) lettori e (pigri) commentatori del CollaBlog,

è con ben più di una nota di mestizia che vi informo di una novità presso il nostro laboratorio.
A partire da ieri (lunedì) ho “traslocato” dal sesto piano al quarto, presso l’auletta SWAP del laboratorio LACAM.

Vi risparmio i perché e i percome di questo cambiamento.

Nonostante la nuova afferenza fisica, quella “spirituale” non cambia: chi nasce Collab/CDG, muore Collab/CDG! 🙂

Fabiolino

PS#1: tranquilli, non credo che troverete mai un post sul semantic web (almeno in senso stretto e fanatista).

PS#2: attenti a non impressionarvi; quando entrerete troverete un infimo figuro che ha preso possesso della mia postazione (manco il tempo di uscire, uannà!).

Prism, un gioiellino dai MozLabs

E’ sicuramente il progetto della Mozilla Foundation che sta attirando sempre più attenzione su di sè. Si tratta di Prism (precedentemente noto come WebRunner). L’idea alla base di Prism è molto semplice. Firefox, per quanto veloce, divora RAM al punto che, io stesso, a volte per andare per es. su Gmail soltanto per mandare una mail e chiudere, mi guardo bene dall’attendere 1 minuto buono per far avviare la volpe di fuoco. Lancio IE, mando la mail e chiudo.

Prism parte proprio da questa idea: avere a disposizione Firefox ridotto all’osso per eseguire quelle applicazioni Web che usate continuamente, quasi fossero applicazioni desktop.
In realtà, l’installazione di Prism è unica. Dovrete eseguire una brevissima configurazione per ogni applicazione che vorrete eseguire con questo Firefox speciale (di qui la metafora del prisma, che scompone in colori diversi lo stesso raggio di luce).

In altre parole Prism è un altro passo verso le Web Application seamlessly integrated with desktops. Al momento io lo uso per evitare di “appesantire” Firefox ulteriormente aprendo tab per Gmail, GDocs, GCalendar e Songza. Ah, le icone che vedete in figura qui sotto sul mio desktop, Prism è in grado di recuperarle direttamente dal file .ico del sito web che state impostando. Con Prism, quale utente medio che usa Gmail avrà ancora bisogno di Outlook Express, Windows Mail e simili?

Toccami per …

… selezionare oggetti e fare il drag’n’drop (banalizzo). Sulla falsariga del post precedente (che non c’è più, ndr), basato su “scopriamo cosa veramente attira l’attenzione dei nerd”, questa volta ne approfittiamo per parlare di Surface Computing, una via di mezzo tra il touchscreen ed il tavolino in salotto:

Surface technology — computer touch screens that can detect gestures — is no longer science fiction.

Based on the level of success and lessons learned from the initial deployment, Microsoft and AT&T say they may choose to expand the deployment to all of AT&T’s 2,200 U.S. retail stores.

Microsoft is excited at the chance to give their device a real world beta test, and hopes other companies will follow in suit and adopt the unique device.”

Quindi preparatevi ad “operare” stando curvi sul vostro tavolino del salotto, notoriamente una posizione ideale, consigliata da qualunque ortopedico (y).

Eclipse.cs

Disclaimer: non l’ho provato e non ho intenzione di provarlo finche’ campo.

Che Visual Studio sia una palla e che Eclipse rulez sono due fatti oramai stranoti per chiunque frequenti questo blog. Che Eclipse sia una piattaforma per IDE universale e’ dimostrato dalla pletora di di linguaggi supportati. Tuttavia, leggevo che anche l’integrazione con con C# (in particolare Mono), attraverso il progetto Emonic, fa passi avanti: non ha assoutamente il livello di supporto di Java (che rimane il sovrano incontrastato dello sviluppo Eclipse-based) e, personalmente, non credo avra’ mai possibilita’ di affermarsi (soprattutto vista la concorrenza feroce in ambito di linguaggi per la JVM, come JRuby, Scala e Groovy) pero’ mi piace cullarmi con il sogno di usare Eclipse anche dove mi pagano. Ma, forse, la situazione corrente ha anche dei vantaggi (se se): dopotutto posso scrivere questi post proprio perche’ Visual Studio rebuilda l’universo ad ogni nuovo run!

Un dialogo standard

Se vi aspettate la filosofia dell’epoca post-industriale vi sbagliate anche se il problema di “Quale finestra di dialogo esiste gia’ e come la uso?” e’ uno di quelli che pone non pochi dubbi esistenziali nella vita di ogni informatico che rifletta sul senso della vita in RCP (quelli con .NET hanno gia’ tratto le conclusioni). Fortunatamente qualcuno (vi lascio indovinare di quale nazionalita’) ha scritto una breve panoramica sui alcuni tipi di dialog in RCP: prima di chiedere un prestito per aprire una pizzeria in australia, dategli un’occhiata.