Segnalo un interessante post che riporta molto dello scetticismo che provo personalmente nei riguardi dell’attuale preview di Google Wave.

This post outlines how you’ll probably use Google Wave in the future and also gives you advice on how to implement it in your company or your team of coworkers. It also reveals some big usability problems in the current version. Those issues aside, I would like to show you the advantages of the “wave” once again and describe some cool use cases that might make you love it at some point in the future.

Link: via TechCrunch
Why Google Wave Sucks (And Why You Will Use It Anyway)

4 thoughts on “Why Google Wave Sucks (And Why You Will Use It Anyway)

  • 3 December 2009 at 18:09
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    incollo un commento lasciato su fb:
    Myriam Leggieri
    deve certamente migliorare..per la grafica, l’usabilità, soprattutto il consumo risorse. certamente una piattaforma di brainstorming così ricca di potenzialità (bot da creare/usare etc) può essere molto utile e diffondersi.

    ci sono delle imprecisioni nell’articolo:
    si dice che non c’è la possibilità di ricevere notifiche di nuovi wave. nn è proprio così: esiste il robot wave-email-notifications@appspot.com che, se aggiunto ai contatti che partecipano ad un nuovo wave ti invia le notifiche sul tuo ind email.

    un’altra imprecisione: la mancanza di privacy. dice ‘state attenti a ciò che scrivete perchè se vengono aggiunte altre persone al wave anche loro leggeranno e nn potrai eliminarle’. in effetti nn so xchè nn permettono di eliminare i partecipanti..bho, cmq è impreciso xchè nel caso in cui tu stia scrivendo qualcosa di particolarmente privato puoi usare il ‘private reply’ e selezionare, tu solo, chi potrà leggerne il contenuto.

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  • 3 December 2009 at 18:14
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    risposta di Fabiolino:
    Fabio Calefato
    @Myriam Leggieri M. se un tool di collab ha bisogno che i suoi utenti — non tutti con una laurea in CS — debbano aggiungere un bot ai contatti per ricevere le notifiche, allora significa che:1) o è destinato al fallimento; 2) oppure, ‘sta preview è davvero troppo preview… al punto da aver smorzato gli entusiasmi, piuttosto di accrescerli. My 2 cents.

    ps. commenta anche il post sul collablog se puoi 😉

    mia risposta:
    si il concetto di bot è certamente un o’ostico ma è una delle colonne portanti (ne parlano nei video i creatori). è presentato come un elemento che lascia spazio agi sviluppatori per sbizzarrirsi ma, per come è presentato adesso, è certamente ostico per un utente. però si potrebbe trovare il modo di renderli più semplice da comprendere e utilizzare imho :p

    cmq concludendo secondo me l’idea di fondo di google wave è ottima e se nn ci riesce google, presto ci riuscirà qualcun altro “secondo me umilissimamente” 🙂

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  • 3 December 2009 at 19:57
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    Myr, grazie per aver replicato i commenti
    bot utile come API, ma deve essere (sarà presto?) trasparente all’utente finale, credo.
    cmq, io potrei usarlo solo se mi proponesse un’efficace integrazione dei servizi G* (mail, talk, rss, calendar, doc), che per me ormai sono dependable.
    Senza questo, sara’ solo un yet anoter communication tool che aggraverà l’information overload.

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