Ora che il JDK è stato reso Open Source nella sua gran parte (non tutto: alcune librerie verranno rilasciate quest’anno sotto GPL), quali sono le prospettive di Java per quest’anno? Come cambierà la sintassi rispetto alla competizione dei linguaggi di scripting che cavalcano sulla cresta dell’onda (Ruby in primis)? E riguardo a Java per costruire applicazioni Desktop? E lo stack J2EE riuscirà mai ad essere “semplificato”?!? Ma soprattutto, ora che il codice è Open Source, assisteremo ad una sana competizione tra idee concrete (aka: “no blog post, just real implementation!“):

“Few companies can afford to develop multiple independent implementations of a product with the goal of throwing all but one away, but the open source community thrives on that sort of thing. So look for forks at all levels of the Java platform: language, virtual machine, and libraries. Most of these will fail, but that’s okay. The good ideas will rise to the top. Some will take on a life of their own, and some will be merged back into the standard JDK.”

Ne vedremo delle belle!

2007, Open Source & Java
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2 thoughts on “2007, Open Source & Java

  • 11 February 2007 at 17:06
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    Credi realmente che ci sia il pericolo di dialetti Java? Già MS tentò questa strada (nemmeno ricordo più il nome che si inventarono, J…) . MS dovette poi arrendersi. Oggi non credo che sia più interessata, avendo ormai C#.

  • 11 February 2007 at 18:32
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    Il J# di MS era uno dei tentativi (non riusciti) della tipica strategia “embrace & extend”: fare proprio uno standard (più o meno “open”) ed estenderlo con librerie legate a una particolare piattaforma. Per una serie di motivi (non ultima la causa persa con SUN) questa operazione non riuscì e MS si dedicò al C# e .NET. In questo caso invece si parla proprio di una competizione di implementazioni stile “selezione naturale”: che si tratti di qualcosa riguardante i costrutti del linguaggio (tipo fautori delle properties contro puristi) o di librerie o di servizi, questa volta si combatterà sul terreno tipicamente Open Source. Forse questa è la prima volta (ma magari non l’ultima) in cui assistiamo ad una competizione di questo livello che attraversa verticalmente l’intero stack di una piattaforma. Open Source + Big Players: alla fine dell’anno potremo capire meglio dove andremo a finire 🙂

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