vediamo(speriamo) di chiarirci un pò le idee su questi termini da blogger consumati…
per chi legge ma soprattuto per chi scrive!
Si infatti oltre ai banali commenti che solitamente possono essere fatti su di un post, in modo anonimo e non, dipendentemente dalla
piattaforma e dalle regole del particolare blog, esistono altre forme di feedback messe a disposizione in particolare per chi legge un post ma al tempo stesso è autore di un suo blog.
I trackback implementati per primi da SixApart i creatori della famosa piattaforma MovableType sono brevemente un sistema per lo scambio di notifiche tra siti web.
Esempio:

  • Fabio scrive un post sul suo Blog.
  • Io voglio scrivere un commento al post però possiedo un mio blog e mi piacerebbe che i lettori del mio blog possano leggere (ed eventualmente commentare) questo mio commento.
  • Posso scrivere un post sul mio blog come commento al post di fabio e finito di scrivere inserisco come trackback l’url del post di Fabio.
  • Nel blog di Fabio viene visualizzato il mio post (o solo la parte iniziale) come commento e in più il commento contiene un link al post scritto sul mio blog.

L’idea alla base dei trackback è mettere in comunicazione tra loro autori e lettori di diversi blog, inoltre i trackback dovrebbero in linea teorica garantire un maggior grado di autenticità rispetto ai commenti in quanto provenienti dall’autore di un altro blog.
Tuttavia non esiste un sistema per verificare l’autenticità di un trackback ricevuto e infatti spesso si possono ricevere trackback falsificati dagli spammers. Infine il trackback è pubblicato sul blog ricevente come commento e come tale può essere soggetto a modifiche da parte dell’autore limitando in tal modo il grado di autenicità. Naturalmente la modifica di un trackback visualizzato come commento su di un blog non implica alcuna modifica sul post originario di chi ha inviato il trackback.
Qui sono disponibili le specifiche ufficiali del trackback.

I pingback nascono con l’intento di superare alcuni problemi legati ai trackback in particolare relativi alla capacità di verificare i contenuti.
vediamo di chiarire subito con un esempio:

  • Il solito Fabio scrive un post sul suo blog.
  • Io che ho un mio blog vorrei commentare il suo post e nello stesso tempo fare in modo che i lettori del mio blog possano leggere il mio commento dal mio blog.
  • Questa volta scrivo un post sul mio blog e invio un pingback al post di Fabio.
  • Il blog di Fabio riceve il ping e in modo automatico controlla se effettivamente il ping è stato effettuato dal mio post.
  • Sul blog di Fabio viene visualizzato esclusivamente un link al mio post sul mio blog.

Un pingback può essere considerato al pari di un trackback un commento remoto tuttavia esistono differenze significative tra i due meccanismi:
sul blog ricevente il post che ha inviato il pingback non è visualizzato come commento, ossia i pingback a differenza dei trackback non inviano contenuti e dunque il loro controllo rimane esclusivo dell’autore del commento;
la verifica automatica del mittente del pingback rende più difficile la falsificazione del ping, aumentando il grado di autenticità del commento;
infine esistono anche differenze di tipo implementativo: i pingback utilizzano XML-RPC i trackback invece HTTP POST.
Qui è disponibile la documentazione ufficiale dei pingback.

Riassumendo trackback e pingback rappresentano un’evoluzione dei classici commenti e hanno lo scopo di aumentare il grado di autenticità del feedback e allo stesso tempo di creare una rete di comunicazione tra autori e lettori di blog creando riferimenti espliti tra i diversi post. Se usati in modo opportuno sono uno strumento che favorisce l’interattività e la collaborazione tra gli attori della blogosfera aumentandone sia la visibilità sia le competenze.

ora il punto è….iniziamo a usarli effettivamente;)

Commenti, Trackback e PingBack… insomma come dare e ricevere FeedBack attraverso i blog.

One thought on “Commenti, Trackback e PingBack… insomma come dare e ricevere FeedBack attraverso i blog.

  • 22 February 2006 at 22:50
    Permalink

    Bravo, bravo. E’ stata dura arrivare fino alla fine però ne è valsa la pena.

    Reply

Leave a Reply to Filippo Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *