Questo post nasce da diverse esigenze…
in primis una delle prime sere che ho riacceso la TV tornato in Italia (per molti giorni avevo resistito) ho trovato che a Primo Piano (Rai 3) si parlava della legge Gelmini, c’era Margherita Hack e con una semplicità quasi scioccante faceva capire come questa legge non può che portare l’istruzione, in generale dalla scuola all’università (perchè a volte lo si dimentica ma per arrivare all’università bisogna essere andati prima a scuola), in uno dei suoi periodi più bui, dopo innumerevoli conquiste ottenute dalle generazioni precedenti alla mia.
Reintroduzione del maestro unico, classi ghettizate per gli extra-comunitari, l’assunzione di un ricercatore (giovane è una parola grossa considerando che minimo avrà più di 35 anni) ogni 5 professori che vanno in pensione sono solo alcune delle proposte che francamente fanno rabbrividire…
In questi giorni quindi com’è normale che sia in tutta Italia c’è stata la mobilitazione degli studenti, già la scorsa settimana a Primo Piano avevano mostrato che gli studenti della Sapienza avevano organizzato manifestazioni e interrotto le normali attività (lezioni/collegi) per dare visibilità alla protesta…
Ora dal mio punto di vista le proteste non potranno di sicuro improvvisamente cambiare il gran cervello che si ritrovano gli attuali ministri della nostra Repubblica ma il loro scopo principale è quello di fare arrivare l’informazione a quanta più gente possibile cercando di smuovere un pò le coscienze ma anche le conoscenze di tante persone che altrimenti vivrebbero nel loro piccolo mondo ignorando il fatto che per gran parte delle persone che vivono in Italia e che lavorano o studiano stiamo distruggendo quanto di più importante un paese possiede: il sistema di formazione senza il quale ricordo non può esserci nessun futuro.
Seguendo i telegiornali, ma ancor più venendo all’Università ogni giorno sembra che Bari non sia in Italia, fino a ieri (quando sono apparsi degli striscioni appesi all’ingresso del Campus) avere anche solo l’impressione che stesse succedendo qualcosa all’università di Bari era impossibile… So benissimo che in realtà poi ci sono i gruppi studenteschi tipo l’udu che stanno organizzando un pò di cose tipo giovedì 23 alle 14 ci sarà un’assemblea nel palazzo delle aule per la facoltà di scienze e martedì 28 invece ci sarà un’assemblea generale alle 9.30 a giurisprudenza.
Quello che mi chiedo in questo momento è chi parteciperà a queste assemblee? Come sarà il confronto? Ci saranno solo i soliti studenti di sinistra o parteciperanno effettivamente anche ricercatori e professori? Il discorso in questo momento non è tanto bloccare le lezioni o i collegi che può servire a dare visibilità alla protesta ma si esaurisce lì… quello che mi chiedo è riuscirà l’università italiana a trovare quell’unità che manca proprio alla sinistra per avere la forza necessaria di bloccare questa legge vergognosa?
Già prima di questa legge l’università italiana aveva un sacco di problemi che in fondo personalmente mi facevano essere decisamente pessimista sul suo futuro (e soprattutto il mio)… che questa legge possa essere la goccia che fa traboccare il vaso e dia il via a una rivoluzione vera e propria dell’intero sistema (malato) universitario?
10 anni fa ci avrei creduto sul serio, adesso sono 10 anni più vecchio ma soprattutto disilluso per tanti motivi… il primo è che ho potuto guardare un pochino meglio questo sistema dall’interno… e sinceramente penso che sia più facile che grazie al libro di Saviano scompaia la Camorra 😐