Tempo di elezioni…e risultati (non elettorali)

Vi ricordate di Colibrary?
Un pò di tempo fa proprio su questo blog avevo annunciato la nuova versione del sistema. Tra l’altro proprio quella versione l’avevamo presentata a Madrid (all’interno di WWW2009) durante questo workshop. Nel frattempo poi Colibrary aveva subito altre piccole evoluzioni soprattutto per quanto riguarda l’aspetto LinkedData e così avevamo deciso di farlo partecipare al challenge: Scripting for the Semantic Web.
Pur non amando i post auto-celebrativi mi fa piacere segnalarvi il terzo posto raggiunto da Colibrary 🙂
In particolare volevo approfittarne per ringraziare tutti gli studenti che hanno contribuito a questo risultato… in primis gli studenti del corso si sistemi per la collaborazione in rete di quest’anno che hanno lavorato al progetto: Andrea De Luisi, Antonello Grimaldi, Enzo Cucumazzo e Michele Bottalico. E’ anche merito loro se Colibrary ha partecipato al challenge!
Volevo comunque ringraziare anche tutti gli altri studenti che negli anni precedenti hanno contribuito al progetto che evidentemente ha subito una lunga serie di evoluzioni a partire dalla sua primissima versione del 2006 nata come tesi di laurea.
Speriamo che l’evoluzione del sistema possa proseguire e che la partecipazione al challenge sia solo un punto di partenza uno spunto per nuove idee… naturalmente vi terremo aggiornati solo con notizie ufficiali e niente exit poll 😉

GSoC 2009: and the winners are …

Vi ricordate il recente post sul Google Summer of Code (GSoC) 2009?
La novità è che due studenti della laurea magistrale in Informatica dell’Università di Bari hanno superato quest’anno la dura selezione mondiale. Si tratta di Myriam Leggieri e Pasquale Minervini.
Myriam ha presentato una proposta made in Collab, Towards linked sensor data, che è stata accettata dal progetto Hackystat.
La proposta di Pasquale, Apertium going SOA, è stata invece accettata dal progetto Apertium.
Aggiungo che è stato premiato anche Alessandro Diaferia, uno studente di Ingegneria Informatica del Politecnico di Bari. La sua proposta, “Plasma Media Center Components“, è stata selezionata dal progetto KDE.
Le mie congratulazioni a Myriam, Pasquale e Alessandro. Tutti meritano di potersi laureare con la loro proposta accettata come tesi di laurea. Almeno Myriam può esserne certa.
Ci sarebbero tante cose da dire, alcune un po’ troppo retoriche per i miei gusti. Dico solo che questa bella notizia mi conforta nella convinzione che anche nelle nostre università, pur tra non poche difficoltà, si possono raggiungere vette di eccellenza.

Cos’è il Social Software Engineering?

Da Wikipedia:

Social Software Engineering (SSE) is a branch of software engineering that is concerned with the social aspects of software development. Whereas it is difficult to give an exact definition for the field, the participants of the First International Workshop on Social Software Engineering and Applications (SoSEA 2008) proposed the following characterization:

One of the main observations in the field of SSE is that the concepts, principles, and technologies made for social software applications are applicable to software development itself as software engineering is inherently a social activity.

Noi c’eravamo al workshop (vero Fabio?) L’ultima frase è essenzialmente la posizione espressa con il nostro paper.

ASE 2008 a L’Aquila

Siamo stati a L’Aquila per la prima giornata della ASE 2008, International Conference on Automated Software Engineering. Ero interessato come autore in tre workshop paralleli. Uno dei tre, Evol, non l’ho potuto proprio seguire ma per fortuna c’era il buon Massimiliano di Benevento che presentava i risultati del survey del progetto PRIN Metamorphos.
Un altro workshop era quello del GIIS, il Gruppo di Interesse in Ingegneria del Software. Qui sono riuscito solo a segure due presentazioni, inclusa quella di Mario in cui ha parlato del framework Penelope. Mario ha presentato bene, senza indugiare troppo su microdettagli e soprattutto evitando battute nerd.
Il workshop a cui ho partecipato attivamente e più a lungo è stato SoSEA, First International Workshop on Social Software Engineering and Applications. Il programma era molto interessante ed è il caso che qualcuno (leggi Domenico) si dia da fare per leggere i proceedings, ahimè per ora solo cartacei. Sebbene con qualche pensiero estraneo di troppo, la presentazione di Fabio è riuscita a convincere i presenti che siamo armati di buone intenzioni. Il workshop era piccolo perchè alla prima edizione. Molti dei partecipanti venivano dall’Università di Lugano oppure dai paesi scandinavi. Inutile specularci troppo: la composizione dei partecipanti riflette quella degli organizzatori. L’anno prossimo ci sarà un’altra edizione, molto probabilmente ad Amsterdam (qui qualcuno vorrà venire senz’altro). Sono convinto che il workshop crescerà come ho visto crescere negli anni quello sul global software development, poi diventato conferenza IEEE.

Meeting with ESE Group

Ciao gente!
Beh siete ritornati in dib o siete ancora in vacanza?

Venerdí scorso qui cé stato un incontro con tutto il gruppo e quando dico tutto intendo proprio tutti.
Eravamo 19 compreso me 🙂
Ognuno si é presentato (perché alcuni sono part time e non si conoscevano bene tutti nemmeno tra di loro) e ha illustrato brevemente di cosa si interessa. Nel gruppo oltre il prof Guillherme, ci sono 7 dottorandi (uno peró non c´era perché in Italia per una conferenza) almeno 3 studenti di master (cioé 3 che lavorano ad un argomento giá definito) e altri studenti di master e undergraduate che gia´iniziano a occuparsi di argomenti di ricerca 🙂 In pratica qui gli studenti di master sono a tutti gli effetti all´inizio del loro percorso di ricerca un pó come per noi i dottorandi. Questo credo sia una gran cosa perché in fin dei conti iniziano a capire prima com´é fatto questo mondo 🙂

Riassumendo: il gruppo ESE (Experimental Software Engineering) si occupa di:

  • Model based Testing (phd work di Arilo che settimana scorsa ha fatto la qualificazione ossia un passaggio obbligatorio a metá dottorato dove si discute il proprio lavoro con 3 professori)
  • Web engineering (focused on quality achievement, phd di Jobson)
  • Agile methods (non ancora ben definito il tema di ricarca per adesso Josef ha fatto una systematic review come passo iniziale)
  • Influence of sw characteristics in maitenance of applications (phd di Marco Antonio(
  • ubiquitous software (anche qui il tema non é ancora del tutto definito con chiarezza ma ci lavora per il suo phd Rodrigo)
  • Usability inspections for web apps (tema di phd di Tayana che é in dirittura di arrivo)
  • Sw process improvement (dovrebbe essere il tema di Marcos che non era presente venerdí)

Non tutti i dottorandi sono part time, e molti di loro non li vedo quasi mai, i piú presenti sono Arilo Rodrigo Jobson e Tayana ma anche loro non vengono tutti i giorni.

Inoltre ci sono altri due studenti di master che hanno un tema bene definito e che mi sono appuntato:

  • Paulo sta iniziando a lavorare sul tema della action research io non ne avevo mai sentito parlare, in ogni caso é un modo diverso fi fare sperimentazione rispetto agli esperimenti classici in questa disciplina il ricercatore partecipa insieme ai soggetti dell´esperimento (almeno questo é cio´che mi é arrivato parlando con paulo)
  • Vitor sta lavorando sull´ambiente di supporto per fare sperimentazione che hanno sviluppato qui e che si chiama eSEE (qui qualche info in piú)

Il gruppo é molto ampio e anche gli argomenti sono molto vari. Alla fine di tutto ho fatto la mia presentazione in cui ho prima presentato tutto il CDG, accennando anche agli argomenti di Fabio e Dani e ho anche detto che per maggiori info possono chiedere sia a me che poi girerei a voi o direttamente a voi. Poi mi sono concentrato sul mio topic, é abbastanza evidente che gli argomenti non sono del tutto affini ma il professore qui mi ha detto che comunque faremo altri meeting e valuteremo anche qualche possibilitá su come poter interagire, mi ha dato anche dei paperi da leggere relativi a cio´che fanno loro, e infine mi ha anche girato dei contatti di 2 persone di altri gruppi che lavorano su topic molto piú affini al mio ed eventualemente posso vedere di organizzare dei piccoli meeting anche con loro 🙂

Sono abbastanza contento di come sta procedendo qui, l´ambiente é davvero molto cordiale e tutti cercano mi metetrmi a mio agio. Vorrei solo riuscire a spiccicare qualche parola in piú in portoghese, per adesso sto iniziando a capire qualcosina in piú se non parlano troppo velocemente ma parlarlo é davvero un´altra cosa!

Per adesso é tutto
ma ci sentiamo presto!

Até Logo 😉

Agilità

Segnalo i paperi dello special issue “Requirements and Agility” di IEEE Software (Jan/Feb 2008):

I primi due sono accessibili gratuitamente.