Spero di non stare utilizzando impropriamente uno spazio che moltissimo gentilmente mi è stato concesso. Nonostante questo rischio, in riferimento a due post fa, ho deciso di pubblicare anche qui un riassunto fatto da me degli articoli della legge 133 riguardanti l’Università e la Ricerca, in quanto credo che l’Informazione sia l’unica arma in grado di denudare le debolezze degli organi di potere (che non a caso cercano di soffocarla).
La legge 133 è stata approvata per decreto alla Camera e sta per essere approvata (probabilmente con la fiducia) al Senato. Dopodichè se non viene ritirata entro il 27 dicembre, entra in vigore la nuova Finanziaria che incorpora anche la 133 e non si potrà fare più niente.
Anche l’editoriale del Nature di Ottobre parla della riforma Gelmini e ha il significativo titolo ‘Cut-throat savings’
E’stata organizzata un’assemblea generale martedi 28 alle 9.30 nell’atrio di Giurisprudenza a cui sono invitati docenti, ricercatori, studenti e dottorandi, e semplici cittadini.
Se qualcuno non è daccordo con la protesta mi piacerebbe ascoltarne le motivazioni 🙂
ecco un riassunto dei punti + importanti:
LEGGE 133 di cui gli articoli 16 e 66 riguardano l’Università e la Ricerca:
ARTICOLO 16
(comma 1, 2, 3, 4, 5, 6)
– FONDAZIONI UNIVERSITARIE di diritto privato
. trasformazione università in fondazioni private tramite delibera del solo senato accademico (ignorando i consigli di amministrazione)
. agevolazioni tributarie e onorarie per il passaggio
(comma 9)
decurtazione dei contributi statali nella misura in cui si ricevano finanziamenti privati. Quindi i contributi privati non si ‘sommano’ a quelli statali
(comma 10, 11,12)
– AMMINISTRAZIONE DELLE FONDAZIONI
. attualmente le fondazioni private vengono controllate da prefetture, regioni o province autonome. Con questo comma il controllo passa al MIUR Ministero dell’Università e della Ricerca, in concerto col MEF Ministero dell’economia e delle finanze.
Ecco cosa consegue a tale “controllo”:
– prevede (codice civile art.26) il “disporre il coordinamento di più fondazioni” oppure anche “l’unificazione della loro amministrazione,rispettando, per quanto è possibile, la volontà del fondatore”
OVVERO
il ministero dell’università e quello dell’economia possono decidere di unificare le amministrazioni di diverse fondazioni/università o di coordinarne il funzionamento
– prevede la nomina di un Comissario straordinario nei casi in cui “gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto e dello scopo della fondazione”
OVVERO
il ministero dell’università e quello dell’economia se l’amministrazione non agisce conformemente allo statuto (che è qualcosa di concreto) e allo “scopo” della fondazione (che è decisamente + vacuo e soggettivo, per cui mi permetto di sospettare come potrà venire strumentalizzato), possono nominare un Commissario straordinario ed entro 6 mesi “nominare i nuovi amministratori” (cioè..i nuovi amministratori nominati dai politici del governo di turno)
ARTICOLO 66
(comma 1,7)
nel 2010 e 2011 le assunzioni a tempo indeterminato devono avvenire contenendo la spesa al 20% della spesa per il personale cessato nell’anno precedente, e comunque il numero di personale assunto non può superare il 20% di quello cessato(pensione o altro) nell’anno precedente.
(comma 9)
Lo stesso avviene per il 2012 ma aumentando il limite al 50%: spesa non superiore al 50% + personale in quantità non superiore al 50%
(comma 13)
le disposizioni al comma 7 (ovvero limite al 20% per le spese e il numero di assunzioni) “trovano applicazione per il triennio 2009-2011” OVVERO vengono anticipate al 2009, ed è compreso, per l’anno 2009, “anche il personale oggetto di procedure di stabilizzazione”. nel dettaglio avvengono i seguenti TAGLI INCREMENTALI al FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO FFO (ovvero il fondo che da norma copre gli stipendi di “personale docente”, “ricercatori”, “personale non docente”, “ordinaria manutenzione delle strutture”, “ricerca scientifica”):
meno 63,5 milioni nel 2009
meno 190 milioni nel 2010
meno 316 milioni nel 2011
meno 417 milioni nel 2012
meno 455 milioni a decorrere dal 2013 in poi
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NOTA:
si prospettano i seguenti scenari:
se come e quando un’azienda vorrà investire in una fondazione “senza fini di lucro” l’unico motivo per cui potrebbe farlo sarebbe la creazione di “dipendenti su misura”.
OVVERO
– materie e approfondimenti su misura. Il dipartimento di Informatica è forse più legato alle aziende rispetto ad altri, e alcuni professori applicano già questo principio. Ma data la diversificazione degli interessi dei vari professori, ne segue una diversificazione della didattica che per quanto posso dire, è abbastanza soddisfacente e ampia.
– facoltà e dipartimenti su misura. chi vorrà investire nelle facoltà umanistiche?
come detto dal preside Spinelli, in due anni nella sola facoltà di Scienza MM.FF.NN. ci saranno 50 docenti in meno. dati i limiti imposti alle assunzioni e data la loro natura incrementale, si prospetta che il numero di docenti andrà assottigliandosi sempre più.
OVVERO
incremento costante dei corsi a numero chiuso e/o decremento della qualità della didattica (meno docente seguono lo stesso numero di studenti) e dei servizi (ricevimenti e altro) agli studenti
nel procedere non si dovrà solo compiacere l’azienda di turno pagante, ma anche il governo di turno. altrimenti MIUR e MEF (ministeri economia e università) potrebbero in qualunque momento dichiarare la non conformità allo ‘scopo’ della fondazione, e nominare (loro) i nuovi amministratori.
tutti i soldi che non arriveranno dalle aziende, si trasformeranno in aumenti di tasse.
le università + vicine al mercato del lavoro (anche geograficamente) saranno avvantaggiate.
il governo di turno nei ministeri MIUR e MEF può accorpare un’università (che magari non gli piace o che non produce abbastanza) ad altre università.
P.S. ho appena sentito un tizio (cravatta verde..sarà della lega?) che ad annozero ha avuto il coraggio di dire “NON CI SARANNO TAGLI ALLA RICERCA”…