Prendendo spunto (secondo me) da un gruppo indie canadese (appunto gli You Say Party! We Say Die!)
un laureando (credo tedesco) ha realizzato (contentrandosi molto sull’aspetto interfaccia utente) un tool che consente a un utente di un collaborative tagging system di verificare se i tag che lui ha assegnato a una risorsa sono in qualche modo accettati o no dall’intera comunità… in ogni caso lo strumento ha lo scopo di mostrare quali tag sono anche usati dalla comunità e quali invece sono più personali.
Il tool l’ha chiamato “You say… We say…” per il momento non è disponibile sul web ma scaricabile e soprattutto da testare…
Lo stesso studente poi ha fatto una tesi chiamata “Visual tools for the socio–semantic web” scaricabile in pdf sempre dal suo blog in cui (se non sbaglio) analizza il suo e altri tool che dovrebbero proporsi come nuove forme di visualizzazione delle informazioni reperibili da una folksonomia… alternative insomma alle famose tag clouds
Ma lo sai che mi era sfuggito questo post perché avevo quasi perso l’abitudine di cercare nuove notizie? Molto, molto interessante
ha apprezzato anche il gruppo musicale, prof? 😉
Non avevo notato il link.
Sentito. Non è male, mi ricorda Siouxsie and the Banshees, ma se non lo si balla stufa presto.