SSE’16, 8th Workshop on Social Software Engineering @ FSE 2016

Seattle, Washington. Ieri, lunedì 14 Novembre, si è tenuta l’8a edizione del Workshop on Social Software Engineering (SSE’16), evento co-locato con FSE 2016 (International Conference on Future of Software Engineering), una delle principali conferenza di ingegneria del software, in grado di attrarre circa diverse centinaia di partecipanti per ogni edizione e di offrire un programma di alta qualità. Quest’anno il workshop è stato organizzato da Fabio Calefato, ricercatore dell’Università di Bari e del Collab, Andrew Begel, ricercatore di Microsoft Research, e Christoph Treude, senior lecturer presso l’Università di Adelaide, Australia.

SSE’16 ha offerto ai partecipanti un programma ricco, impreziosito in particolare dal keynote di Jim Herbsleb e dai talk invitati di Chris Parnin e Bogdan Vasilescu (tutti accessibili dalla pagina del programma del workshop).

La giornata si è conclusa con una sessione interattiva di brainstorming sul futuro della ricerca nel campo del social software engineering. Per un resoconto dettagliato sulla giornata è possibile consultare il profilo Twitter del workshop @ssw_ws e seguire l’hashtag #ssews.

 

sse16_participants

Linee guida per lo sviluppo di un progetto di tesi

Questo post raccoglie una serie di consigli utili per evitare gli errori comunemente commessi dai laureandi durante la fase di sviluppo dei progetti di tesi.

Le linee guida fornite fanno riferimento a Git come sistema di versionamento del codice (Distributed Version Control System — DVCS) e GitHub come ambiente per la gestione dei progetti.

Inoltre, esse assumono che abbiate già scaricato e installato Git sul vostro sistema. Infine, qualora non aveste alcuna familiarità con l’uso di Git da riga di comando, vi consiglio di leggere le seguente risorsa prima di proseguire.

La pagina statica contenente il post è accessibile a: https://collab.di.uniba.it/tesi-di-laurea/come-sviluppare-un-progetto-di-tesi

GitHub Student Developer Pack

Segnalo un’iniziativa interessante promossa da GitHub, rivolta agli studenti, che concede in licenza molti strumenti utili per sviluppare software.

I software inclusi nel SDP includono editor, DB engine, soluzioni per hosting e cloud, nonché GitHub stesso, Unreal Engine, e il tool di videoconference e collaborazione Screenhero.

Per potere richiedere lo SDP, occorre come da istruzioni:

“If you’re a student aged 13+ and enrolled in degree or diploma granting course of study, the GitHub Student Developer Pack is for you. All you need is a school-issued email address, valid student identification card, or other official proof of enrollment”

Link: https://education.github.com/pack

ICGSE 2013 a Bari

Quest’anno, l’ottava edizione della International Conference on Global Software Engineering (ICGSE) ospiterà una selezione di contributi innovativi. Il programma della conferenza include 3 keynote talk, oltre 30 articoli (research e practice paper), 2 tutorial e 2 workshop.

Per maggiori informazioni su argomenti, speaker e eventi sociali in programma: www.icgse.org

Workshop “Trust in Virtual Teams” @ CSCW 2013

Ieri si è tenuta la 1a edizione del workshop “Trust in Virtual Teams: Theory and Tools“, co-locato con la conferenza di Computer-Supported Cooperative Work (CSCW’13), in San Antonio, Texas.

Prima considerazione: Raramente mi era capitato di partecipare a workshop nei quali ogni singolo partecipante era mosso da una particolare voglia di contribuire. Una vera soddisfazione per noi organizzatori avere come task il “tenere sott’occhio l’orologio,” piuttosto che dover “alimentare” una discussione altrimenti destinata a morire.

Seconda considerazione: Il tema del trust ha davvero tante sfaccettature socio-tecnologiche. Pertanto, un altro aspetto vincente del workshop di ieri è stato sicuramente il background eterogeneo dei partecipanti:  c’erano ricercatori che lavorano come sociologi, attivisti politici, piuttosto che nel campo del business management; c’erano anche due ricercatrici dell’equivalente d’oltralpe del nostro CNR. Oltre, ovviamente, a noi computer scientist che, peraltro, abbiamo interessi piuttosto diversi nel campo (dallo sviluppo distribuito, agli strumenti di supporto alla collaborazione in situazioni di gestione di crisi o disastri).

Presto pubblicheremo sul sito le presentazioni di ciascuno dei partecipanti, nonché un piccolo report delle discussioni e delle decisioni prese; una su tutte, c’è voglia di organizzare la seconda edizione del workshop il prossimo anno (con il CSCW’14)!
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Google+ Hangouts: presto la tecnologia aperta a terze parti

Forse l’unica feature davvero degna di nota in Google+ è la videochat di gruppo, o Hangout.

Scopro con piacere che è ancora basata su Jingle, l’estensione XMPP che stiamo utilizzando per aggiungere il supporto audio in eConference (oltre quello via Skype già disponibile) .

“At a high level, it’s based on XMPP MUC (XEP-0045) and Jingle (XEP-0166/167), with some other enhancements needed to handle our architecture.”

L’altra buona notizia è che Google pare essere interessata ad “aprire” e rilasciare le specifiche, in modo da rendere la tecnologia alla base di Hangout disponibile agli sviluppatori di terze parti:

Google’s plans to release the specs for Hangouts also tells us a bit about the way the company is looking at the various components of its new social offering. In the short term, Hangouts could well be the killer feature that gets people to sign up for Google Plus. […] At that point, it will only make sense to empower third-party developers as well.

via Gigaom

Live report da ICSE 2011 – Giorno 3

h 8.00 Colazione con F. Shull, ci ha dato un paio di suggerimenti per definire meglio l’idea sul team composition per SocialTFS.

Session: New ideas and emerging result track – Empirical SE

h 8.58 Qui per seguire il paper Data analytics for Game Development

Nota folkloristica: ‘sta sessione è una palla,  la sto seguendo solo per FAbio, vedi di metterlo a buon frutto!

Towards architectural information in implementation

h 9.16 C’è uno che propone di usare le annotazioni Java per annotare le informazioni sull’architettura nell’implementazione

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Live report da ICSE 2011 – Giorno 2

Short link: http://wp.me/pfeh0-el

Secondo Keynote

h 8.29 Parte un po’ in anticipo, Bill Dresselhaus – University of Seul, Korea

h 8.30 Exciting New Trends in Design Thinking

h 8.35 Quindi, entrambi i keynote sono sul design, da prospettive diverse

h 8.40 Parla della sua vita questo… e di come è arrivato ad occuparsi di Design Thinking… perché gli piaceve disegnare (drawing)

h 8.41 Meh, vieni al punto…

h 8.44 Un po’ di storia sul design e di come adesso il design abbia il suo momentum grazie ad Apple

h 8.46 Cos’è il design in una prospettiva sia sw sia hw

Design thinking means getting ideas of our head

“un modo di vedere e percepire le cose del mondo e rispondere di conseguenza”

tutti sono designer, ma non tutti sono professional designer perché c’e’ un gap tra percepire e sapere cosa fare.

siccome tutti fanno design nella vita quotidiana, tutti dovrebbero studiare almeno un corso di design

mostra l’esempio di un dottore che ha creato uno stetoscopio per non spaventare i bambini. lo stetoscopio è in un coniglio, e trasmette via bluetooth ad un auricolare (sono sicuro che adesso i bambini non sono spaventati nel prenderlo, ma mi chiedo come faccia il dottore a riprenderselo una volta finita la visita, ndr).

h 8.58 Fa vedere alcuni esempi di design, PDA, segway

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